“Ciò che ci sta a cuore: l’accoglienza della Parola”. Si intitola così uno dei capitolo della lettera pastorale “Le vie della Parola” scritta dal vescovo di Brescia Pierantonio Tremolada, che assieme a don Fausto Guerini è stato ospite del secondo appuntamento formativo “In ascolto della Parola”, organizzato dall’Arcidiocesi di Trento nella mattinata di sabato primo febbraio.
“Rischiamo di avere l’idea di una Bibbia da università, per persone competenti, e invece le Sacre Scritture tengono viva prima di tutto la fede del popolo di Dio”, ha esordito monsignor Tremolada, che ha letto alcuni passaggi della sua lettera pastorale, in cui viene offerto un metodo diviso in quattro momenti (prima risonanza, lettura attenta e guidata, meditazione condivisa e, infine, preghiera condivisa) per avvicinarsi alla Parola.
Ascolto spirituale e condiviso della Parola
“Sull’onda della lettera pastorale in provincia di Brescia sono nati alcuni gruppi che si incontrano per riflettere sul Vangelo”, ha spiegato don Faustino Guerini. “Alcuni, come il gruppo dei lettori, c’erano già: io li ho semplicemente aiutati a modificare i loro incontri seguendo il metodo proposto dal vescovo. L’obiettivo dell’ascolto spirituale condiviso della Parola di Dio – ha precisato don Faustino – è che si formi la nostra coscienza. Così, quando prenderò delle decisioni, le prenderò non i base ai miei gusti o alle mie paure, ma alla Parola di Dio che mi ha parlato: non perché l’ho memorizzata o studiata, ma perché mi è entrata dentro come una goccia ed è diventata la mia lingua madre. Un obiettivo grande, che chiaramente richiede tempi lunghi”.
“Il futuro della Chiesa è quanto saprà stare sotto la Parola”
Dopo un momento di riflessione in piccoli gruppi e un incontro conviviale, la discussione è ripresa. Ha preso la parola anche il vescovo di Trento Lauro Tisi, presente al tavolo dell’incontro insieme a don Mattia Vanzo. “La Chiesa di Trento e quella di Brescia – ha detto don Lauro – stanno facendo un percorso simile. L’ho scoperto alcuni anni fa parlando con il vescovo Pierantonio; un incontro che ha fatto sì che mi mandasse in anteprima la lettera pastorale”. “Mi è piaciuto molto – ha riflettuto monsignor Tisi – quando il vescovo Pierantonio ha detto che i frutti li vedremo magari fra dieci anni, ma il futuro della Chiesa è quanto saprà stare sotto la Parola. Del resto nell’ordinazione episcopale il vescovo viene ordinato con i Vangeli aperti. Io dico che a volte noi vescovi saltiamo sopra i Vangeli. Ma questo è il rischio, perché la Parola è forte e qualche volta si cerca di scansarla pensando ad altre urgenze. L’unica urgenza è lasciare che la Parola di Dio parli alla vita“.