Per chiunque abbia a cuore la possibilità di studiare e insegnare le Scienze Religiose in Italia è stato un anno intenso. Negli scorsi anni, infatti, è stato avviato un processo di valutazione degli ISSR Italiani con la prospettiva di vedere in futuro riconosciuti civilmente i titoli rilasciati. Per fare questo si sono applicati dei criteri di qualità accademica che hanno portato il mese scorso a ridisegnare la mappa degli ISSR italiani: si è così passati da più di ottanta a poco più di quaranta. Un taglio decisamente drastico. In questo contesto la situazione del Trentino è stata particolarmente rischiosa.
Nel giro di un paio di mesi, infatti, si è passati dall’avere sul territorio due istituzioni che si occupavano dell’insegnamento accademico di queste discipline – lo Studio Teologico Accademico di Trento (STAT) gestito dalla Diocesi e il Corso Superiore di Scienze Religiose (CSSR) gestito da FBK in accordo con la Diocesi – a non averne nessuna.
Fra aprile e agosto 2016, infatti, FBK ha reso noto di non essere più intenzionata a proseguire con il CSSR e Roma – ovvero la Congregazione per l’Educazione Cattolica – ha comunicato che non avrebbe rinnovato gli statuti dello STAT. Il panorama che si delineava poteva tranquillamente essere quello di spostare la formazione altrove, Verona o Padova, sia per i seminaristi che per i laici. Una prospettiva che avrebbe impoverito la proposta e la riflessione culturale del territorio, in un momento storico in cui il pensiero del fenomeno religioso e la capacità di coglierlo nelle sue specificità territoriali ha un’urgenza tutta particolare.
La determinazione dell’Arcivescovo Lauro e la disponibilità di varie istituzioni fra cui La Facoltà Teologica del Triveneto, la Conferenza Episcopale Triveneta, il Servizio Nazionale per gli Studi Superiori di Teologia e di Scienze Religiose della CEI e la Congregazione per l’Educazione Cattolica hanno reso possibile ridisegnare il panorama senza stravolgerlo. Due istituzioni chiudono e due riaprono assicurando continuità nella qualità e nella proposta didattica: un Istituto Teologico Affiliato (ITA) e un Istituto Superiore di Scienze Religiose. Che queste nuove realtà siano riuscite a nascere nel momento in cu la metà degli Istituti italiani chiude è un segno dell’interesse e della vivacità della Teologia in Trentino.
dott. Leonardo Paris, docente di Teologia