(Da Agensir) “Siamo chiamati al futuro”, e il Giubileo ormai alle soglie “ci chiama alla speranza”. Ne è convinto il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, che nella sua introduzione al Consiglio permanente dei vescovi italiani ha affermato che “è la speranza il tema di questa fase della vita delle Chiese che sono in Italia e della Cei stessa”:
“la multiformità della vita ecclesiale italiana, a partire dalla pietà popolare, è una ricchezza irrinunciabile che sarebbe sbagliato ridurre a un modello. La Chiesa è viva!”. All’apertura dei lavori, un pensiero a quanti sono stati colpiti dall’alluvione e dalle esondazioni in Emilia Romagna e nelle Marche, unito alla richiesta alle istituzioni di “intervenire, con tempestività ed efficacia, a sostegno delle famiglie e del territorio: le accuse vicendevoli e i proclami lascino il posto a misure adeguate, scelte lungimiranti e azioni concrete”.
CEI da riformare
Alcune prassi e regole ecclesiali non si adattano più alla realtà e vanno per questo riscritte: è il tempo di essere propositivi e concreti nell’impostare la riforma della Cei”, anche attraverso una possibile riforma dello Statuto, ha proseguito il cardinale, che ha citato il Cammino sinodale delle Chiese in Italia, di cui dal 15 al 17 novembre si celebrerà la prima Assemblea sinodale nazionale, mentre a livello universale è imminente la seconda sessione del Sinodo dei vescovi (2-27 ottobre).
“Tanti uomini e donne stanno mettendo cuore e mente per realizzare il sogno di una Chiesa sinodale e missionaria e, quindi, più accogliente, aperta, snella, capace di camminare con le persone, umile”, ha assicurato il presidente della Cei, secondo il quale bisogna “affrontare anche le questioni ecclesiali più delicate e nuove con coraggio e intelligenza”.
L’autorità nella Chiesa
Tra queste, “c’è il tema dell’esercizio dell’autorità nella Chiesa che richiede per tutti la decisione, sempre rinnovata, di servire, di donare sé stessi”. A livello di Sinodo universale, “questo tema assume i contorni del primato petrino, ma non solo”: “i delegati del Sinodo si stanno confrontando apertamente infatti anche su temi più rilevanti per noi come la trasparenza, il rendiconto, la valutazione esterna nei processi decisionali”. “A livello del nostro Cammino sinodale si pone la questione dell’esercizio del ministero di guida del vescovo in diocesi, come anche del ruolo della Cei nei confronti delle Chiese locali”, ha osservato il cardinale.
Camaldoli per l’Europa
“Una Camaldoli per l’Europa, per parlare di democrazia ed Europa”, la proposta di Zuppi per il nostro continente. Facendo riferimento ad “un nuovo piano Marshall, più ambizioso di quello del secondo dopoguerra”, invocato per impedire che l’Europa precipiti in una “lenta agonia”, Zuppi ha espresso l’auspicio che “l’Europa resti fedele alla sua vocazione al dialogo e alla pace”.
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Foto ©Siciliani-Gennari/CEI