Il cardinale Joseph Bernardin, statunitense figlio di emigrati dal Primiero, raccontato in un libro a firma di Paolo Magagnotti dal titolo “Joseph Bernardin. Cardinale figlio di emigrati trentini che ha affascinato l’America” (Reverdito, 2024).
La presentazione
Il libro di Magagnotti è stato presentato giovedì 27 giugno a Tonadico. Presenti, oltre all’autore, l’arcivescovo emerito di Trento, Luigi Bressan, Giorgio Postal e l’editore Luigi Reverdito. Il card. Blase J. Cupich, Arcivescovo di Chicago, e il collaboratore di Bernardin Louis Cameli sono intervenuti con un video messaggio.
L’opera di Magagnotti
Magagnotti tratteggia la figura di Bernardin ripercorrendo le tappe di una vita conclusa troppo presto. Nacque il 2 aprile 1928 nella cittadina di Columbia, nella Carolina del Sud, e morì il 14 novembre 1996 a Chicago.
Ebbe un’infanzia difficile: il padre Giuseppe, scalpellino, emigrato dal Primiero negli anni Venti con la moglie Maria Simion lo lasciò infatti orfano a sei anni con la sorellina Elaine, nel periodo della Grande Depressione.
Bernardin fu avviato agli studi teologici, fino all’ascesa alla guida di quella che era la più estesa arcidiocesi degli Stati Uniti, Chicago. Fu anche presidente della Conferenza nazionale dei vescovi cattolici, diventando punto di riferimento autorevole e saldo non solo per i cattolici statunitensi.
Bernardin ha accompagnato periodi di grandi trasformazioni della Chiesa cattolica e della società, sia negli Stati Uniti sia a livello mondiale. È stato il leader religioso che più di ogni altro si è impegnato nel far calare nella Chiesa statunitense i dettami del Concilio Vaticano II, superando non facili ostacoli conservatori.
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