“Vuoi aderire al progetto di vita della Piccola Fraternità di Gesù, alla sequela di Gesù povero, umile, ubbidiente, crocifisso e risorto, attingendo forza dalla Parola di Dio, dall’Eucarestia e dalla vita fraterna?”
“Eccomi, amen!”.
Con voce nitida e gioiosa, Silvia Cussotto, 34 anni, originaria di Verona, alla spalle un’esperienza missionaria in Perù, non esita a rispondere alle domande dell’arcivescovo di Trento Lauro Tisi che nella mattinata di sabato 25 maggio ne ha accolto la professione monastica e la scelta di vivere nella comunità diocesana “Piccola fraternità di Gesù” di Pian del Levro.
La vita? Non solo bisogni ma sogno, desiderio
“Gesù – commenta don Lauro nell’omelia – ci dice che la vita non può essere risolta semplicemente nel rispondere ai bisogni. La vita è molto di più, sogno desiderio, immaginazione, eccedenza. La tragicità di questo momento storico è il fatto che noi, così come la politica e l’economia, stiamo interpretando la vita – denuncia l’Arcivescovo – come risposta a dei bisogni, e questo la sta uccidendo. Ma l’uomo ha in sé i tratti di Dio, la bellezza dell’immaginazione di Dio. Quanto sta vivendo Silvia è esattamente questo: oggi noi stiamo celebrando non il sì di Silvia a Dio ma il sì di Dio a Silvia. Benedico Dio che ci fa vedere in Silvia la genialità di quello Spirito che ha conquistato il suo cuore nella prospettiva di una vita piena di sogni e di futuro”.
Il dono è paradiso
“Il Vangelo – sottolinea ancora monsignor Tisi – ci invita a rimanere innestati nella vite. Essa altro non è che l’umanità di Gesù Cristo che dopo duemila anni è tutta innovazione, non invecchia perché piena della vita di Dio, vita in uscita, donata, regalata. Solo dentro questa vita i sogni non si corromperanno e non diventeranno sogni di potenza e dominio, ma saranno come i sogni di Dio, semplicemente consegnati al dono, percependo che l’esperienza del dono è già paradiso“.
Lascia il mondo alla sua strada, tieniti il Signore
Riprendendo quindi un passaggio della Lettera ai Filippesi in cui Paolo esprime il desiderio di farsi “conforme alla morte di Cristo nella speranza di giungere alla risurrezione”, don Lauro ha voluto soffermarsi ancora sulla testimonianza di don Renzo Caserotti, scomparso prematuramente. “Egli – ricorda Tisi – ‘navigava’ su questa pagina. Grazie Signore, perché oggi in Silvia come in don Renzo mi fai vedere che tu non sei un Dio del passato ma l’unico vivente e in te possiamo avere vita e futuro. Dobbiamo proclamare che Cristo è risorto e vive! Silvia, lascia che il mondo vada per la sua strada, tieniti il tuo Signore, unico vero guadagno!”