Pasqua ortodossa, gli auguri del vescovo Lauro: “La luce della Risurrezione ha ancora la capacità di portare luce là dove sembra esserci solo il buio”

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Si celebra domenica 5 maggio la Pasqua ortodossa. Anche quest’anno l’arcivescovo Lauro Tisi ha inviato un messaggio pasquale a tutte le Chiese Ortodosse presenti in Trentino. Ecco il testo integrale.

Carissimi padri e diaconi, carissimi fratelli, carissime sorelle appartenenti alle Chiese Ortodosse presenti sul nostro territorio trentino, con sentimenti di riconoscenza e di rinnovata  speranza desidero far arrivare a ciascuna e ciascuno di Voi il mio augurio per la Grande Solennità della Pasqua di Risurrezione, che vi apprestate a celebrare.

Sembra impossibile che di anno in anno gli scenari di morte costruiti dall’umanità anziché diminuire aumentino di numero e di forza; è davvero assurdo e sembra assolutamente incredibile che l’umanità, tanto geniale nella scienza, nell’arte, nello sport e in moltissimi altri ambiti, sappia essere altrettanto malvagiamente geniale nella sua capacità di seminare morte e distruzione. Mi sembra che questa semplice constatazione ci aiuti a capire ancora di più il valore della Pasqua di Risurrezione. E questo vale non solo per noi credenti, ma per il mondo intero. Un Dio che condivide fino in fondo la nostra vita e i nostri drammi e che da quei drammi esce vittorioso per portare anche noi nella sua vittoria è ciò che il mondo sta affannosamente cercando, forse inconsapevolmente anche, ma con una sete infinita: sete di Bene, sete di Vita.

Non vi pare di intravedere proprio qui, allora, la nostra missione come credenti? Quella di annunciare al mondo che la morte non ha senso, perché è stata vinta dal Dio della vita. È la forza della Pasqua che ci invia ad annunciare a tutti la vittoria di Dio; è la luce della Risurrezione che ha ancora la capacità di portare luce là dove sembra esserci solo il buio del nonsenso e della violenza; è la verità del Crocifisso Risorto che ci chiede di porre in essere scelte concrete di accoglienza, di riconciliazione, di pace.

Sorelle e fratelli carissimi, che sia una Pasqua di speranza allora quella che, al di là dei diversi riti e calendari, condividiamo nella stessa fede e nella stessa carità. E mentre Vi ringrazio molto per la Vostra testimonianza di fedeltà al Vangelo e alle Vostre culture di provenienza, mi unisco a Voi nel chiedere al Signore Gesù il dono della pace per il mondo intero.

Buona Pasqua a tutte e tutti Voi! Con la mia benedizione e chiedendo umilmente la Vostra.