Anche quest’anno l’anno accademico dell’ISSR “Romano Guardini” è iniziato con una lezione magistrale per approfondire il pensiero del teologo italo-tedesco cui l’Istituto è dedicato. Si tratta della “Cattedra Guardini”, frutto della collaborazione con il Dipartimento di filosofia dell’Università degli Studi di Trento. La lezione pubblica, che ha visto la partecipazione degli studenti delle varie istituzioni teologiche diocesane, dell’Arcivescovo Lauro e di un buon numero di interessati, è stata tenuta dal prof. don Massimo Naro, teologo siciliano, esperto di Guardini. Un pensiero è emerso con forza dalla lezione: non si può fare teologia senza essere coinvolti in ciò e da ciò che si studia. Nel caso della teologia, da Dio. Il mito dell’”oggettività” astratta e asettica è appunto un mito, come nella prima metà del secolo scorso avvertiva Guardini, inserendosi nella scia di una parte importante della filosofia del suo tempo.
Un invito, quello di Guardini rilanciato dal teologo Naro, a tutti coloro che hanno iniziato l’Anno Accademico ad intraprendere lo studio coniugando il rigore della ricerca con la passione per il mistero cui ci si avvicina. “Se studio teologia non sto studiando solo Dio ma il ‘mio Dio’, in un rapporto vivo”, ha detto con passione Naro.